Oslo si presenta con un fascino discreto ma inequivocabile, un mix di modernità e tradizioni che convivono armoniosamente tra le sue strade. Nel silenzio avvolgente dei suoi rumori cittadini abbiamo dedicato le nostre giornate alla scoperta di una città che mi ha fatto spendere parole rare per me: IO QUI CI VIVREI. Volare con SAS!
Prima di parlare della gestione del dolore dei neonati è mio dovere esporre un grande e grosso ALERT! Le puericultrici lavorano esclusivamente in fisiologia ma, grazie alla loro formazione, sono in grado di riconoscere i segnali di allarme per i quali è necessario l’intervento del pediatra.
Il dolore nei neonati
Il dolore nei neonati è un argomento delicato e complesso. Anche se i neonati possono provare sensazioni di disagio e dolore, la loro capacità di percepire e rispondere al dolore è oggetto di dibattito tra gli esperti. Ad oggi, sappiamo che a parità di stimolo doloroso, un neonato percepisce un dolore più intenso rispetto all’adulto. Sappiamo anche che uno stimolo doloroso lascia una traccia nella memoria del piccolo. Dalla 23esima settimana di gravidanza il SNC (sistema nervoso centrale) è pronto per percepire dolore. Per studiare il dolore durante le diverse età, sono state create delle scale di valutazione (FLACC, WONG-BAKER, NUMERICA,PIPP, NIPS) che si basano su differenti criteri (verbali e/o Motori) in modo da acquisire le corrette informazioni per alleviare il disagio del piccolo paziente.
Il ruolo della puericultrice
Come puericultrice, nell’ottica di un aiuto concreto e NON FARMACOLOGICO ai genitori, posso valutare il tipo di pianto, l’anamnesi e il contesto familiare in cui il bambino si trova, il tipo di dolore con la scala AVPU (alert-voice-pain-unresponsive) e lo stato di salute del corpo, valutando centimetro per centimetro al fine di scoprire se c’è qualche segno visibile (pensiamo a un capello attorcigliato a un dito del piedino).
Guido i genitori nel riconoscere segnali di disagio fisico per poter essere sereni nel gestire ogni pianto dei loro piccoli.
L'acronimo IT CRIES
Un acronimo fondamentale per riconoscere il tipo di pianto e la possibile motivazione.
IT CRIES, grazie a cui possiamo passare in rassegna tutte le possibili motivazioni (pensiamo alle infezioni, traumi, patologie cardiache, reflusso, intussuscezione, abrasioni corneali o ernie strozzate per esempio).
IT CRIES significa:
- Infection
- Trauma
- Cardiac disease
- Reflux
- Intussusception
- Eyes
- Strangulation
Le strategie per gestire il dolore del neonato
Contatto pelle a pelle
Il contatto fisico è importante per i neonati. Tenere il neonato vicino alla pelle della madre o del padre può fornire comfort e sicurezza.
Allattamento
L’allattamento al seno o il somministrare la formula può essere calmante per il neonato e può aiutare a ridurre il disagio durante o dopo procedure mediche.
Analgesici
L’uso di analgesici sicuri ed efficaci, prescritti da un medico, può essere appropriato per il controllo del dolore in situazioni specifiche.
Tecniche di rilassamento
Tecniche di rilassamento come il massaggio delicato o la cullata possono essere utilizzate per tranquillizzare il neonato.
Ambiente tranquillo
Creare un ambiente calmo e tranquillo può contribuire a ridurre lo stress del neonato e il percepire il dolore.
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